Il ponte moto è in genere l’elemento più importante all’interno di un’officina efficiente, il centro di tutte le operazioni.
Una caratteristica molto importante da considerare durante la scelta di questo strumento è il modo in cui viene generato il movimento: manuale o elettrico?
Quali sono i pro e i contro di ciascuna modalità?
Lo vediamo nell’articolo.
Continua a leggere per saperne di più!
Come anticipato nella premessa, il ponte moto rappresenta il cuore dell’officina.
Essendo uno strumento così importante, è essenziale che venga scelto con cura, prestando attenzione anche a quelli che all’apparenza possono sembrare dettagli minimi.
Per sapere di avere tra le mani un buon prodotto che porterà benefici concreti in termini di produttività e ritorno sugli investimenti alla tua officina moto, è importante che il ponte sollevatore:
Oltre a questo, esistono anche altri elementi che possono rendere un ponte più o meno adatto al lavoro agile richiesto alle agenzie nel mercato moderno.
Innanzitutto le rampe, retrattili o a ribalta.
Così come l’altezza minima a cui accennavamo in precedenza, anche le rampe giocano un ruolo strategico nell’aiutare il meccanico durante il carico e scarico del mezzo dal ponte. Questi accessori permettono di evitare che la moto sobbalzi in modo pericoloso al salire o allo scendere dal ponte, garantendo stabilità costante e prevenendo incidenti dovuti a possibili cadute del mezzo.
Sempre in ottica di agevolare il lavoro e di aumentare la sicurezza dei meccanici durante lo svolgimento delle operazioni quotidiane, anche la presenza di botole sul ponte può risultare un elemento strategico.
Le botole possono essere anteriori o posteriori e permettono di intervenire sulle zone delle ruote direttamente sul ponte, lasciando il mezzo in posizione durante tutta la durata della lavorazione.
Anche in questo caso vengono evitati incidenti dovuti a cadute.
Oltre alle caratteristiche e agli elementi che abbiamo analizzato nel paragrafo precedente, durante la scelta del ponte sollevatore più adatto alla tua officina è importante tenere in considerazione anche come viene generato il movimento dello strumento.
Esistono due modalità principali:
Nel primo caso, come si può intuire, i movimenti di innalzamento o abbassamento del ponte vengono generati direttamente dal meccanico che, tramite un pedale, alza o abbassa il sollevatore.
Nel secondo caso invece, il movimento del ponte è controllato da una centralina elettroidraulica separata, in genere posta vicino ai banchi da lavoro o in vani dedicati al loro interno.
Durante la scelta, è importante capire anche di che tipo di sistema di sicurezza di cui è dotato il sollevatore.
I ponti più tradizionali in genere sono dotati di un sistema di sicurezza meccanico a cremagliera.
Questo comporta che il sollevatore possa fermarsi e sia in sicurezza solo in determinate posizioni - definite dai punti di incastro presenti tra i dentelli - non permettendo una personalizzazione completa dell’altezza desiderata.
Nel caso invece di un ponte dotato di sistema di sicurezza elettroidraulica sempre attiva, la messa in sicurezza del ponte è gestita da una valvola che controlla il flusso di olio che scorre tra i pistoni e la centralina, permettendo un posizionamento millimetrico del sollevatore e garantendo di avere il ponte in sicurezza in qualsiasi momento e posizione.
In questo modo non vi è la necessità di dover agire manualmente sulla messa in sicurezza del sollevatore.
Molto spesso, un ponte moto dotato di centralina elettroidraulica presenta dei costi maggiori, che però possono essere considerati un investimento a lungo termine e una forma di tutela per i meccanici della tua officina.
I ponti sollevatori di KIRO sono dotati di tecnologia elettroidraulica e garantiscono il massimo dell’efficienza e della sicurezza durante le operazioni di officina.
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