In ambito motociclistico si sente parlare spesso di sospensioni moto, ma per conoscerle nel dettaglio e trattarle nel modo più corretto serve un’analisi dedicata.
In questo articolo approfondiremo il ruolo che le sospensioni ricoprono all'interno dei veicoli, entrando nel dettaglio della loro composizione e analizzando quali attrezzature e strumenti tecnici servono per garantire una gestione ottimale.
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Durante la fase di montaggio e di revisione di questi componenti è necessario rispettare un equilibrio delicatissimo che, anche se variato di solo un millimetro, potrebbe compromettere le performance della moto.
Una buona sospensione quindi, è quella che permette al pilota di avere sempre sotto controllo i movimenti della gomma, di percepirli e controllarli, adattando il proprio stile di guida: più sicuro si sente il pilota, più potrà permettersi di spingere la moto.
Ecco gli argomenti che approfondiremo in questa pagina.
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In passato i mezzi di trasporto erano collegati alle ruote in modo rigido e diretto: questo comportava che a ogni colpo subito, per via della strada sconnessa ad esempio, il veicolo ne risentisse nella sua interezza, danneggiandosi molto spesso.
Venne poi introdotto un nuovo modo di concepire i veicoli, separandoli dalle ruote e creando quelle che oggi vengono identificate come:
Queste due masse vengono poi unite dalle sospensioni, che permettono di attutire le sollecitazioni subite durante il movimento del mezzo.
Possiamo individuare tre funzioni principali delle sospensioni.
La presenza delle sospensioni su un mezzo rende possibile ammortizzare i contraccolpi subiti durante il movimento, rendendoli più progressivi e confortevoli, non rigidi.
Le sospensioni servono a smorzare i trasferimenti di carico che il mezzo subisce muovendosi. Assorbendo e smorzando tali trasferimenti, le sospensioni evitano il sovraccarico della gomma e garantiscono che sia sempre a contatto con il terreno.
Attraverso un processo di regolazione accurato e realizzato da esperti, le sospensioni possono modulare l’assetto del veicolo.
Quando si pensa alle sospensioni e alla loro funzione di attutire i colpi, in genere viene subito in mente una molla, quale elemento elastico perfetto per svolgere tale compito.
È importante ricordare però che se fosse utilizzata solo una molla, tutta l’energia che essa crea comprimendosi andrebbe poi restituita in pari misura durante la decompressione: questo, applicato a un veicolo, può essere pericoloso perché genererebbe dei movimenti oscillatori che renderebbero poco stabile il mezzo e di conseguenza il guidatore.
Per controllare l’energia della molla quindi, sono stati introdotti gli ammortizzatori.
Ne esistono di diversi tipi:
Ora analizziamo più da vicino gli elementi che compongono una sospensione.
La sospensione è un elemento telescopico composto da due parti, il fodero e il gruppo piedino/stelo, che scorrendo l’una dentro l’altra garantiscono l’ammortizzazione dei movimenti e dei colpi prodotti e subiti durante la guida.
Più nel dettaglio:
I componenti delle sospensioni moto inoltre possono essere divisi in:
Come dicevamo in precedenza, il montaggio delle sospensioni prevede una procedura estremamente delicata e precisa, che in generale è meglio affidare a un professionista.
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Essere un professionista nell’ambito della lavorazione delle sospensioni prevede innanzitutto che l’officina sia dotata degli strumenti e degli attrezzi necessari per svolgere in modo accurato ed efficace il processo di revisione.
Molti meccanici sostengono che la revisione delle sospensioni non venga fatta con la frequenza con la quale si dovrebbe e che questo incida sullo stile di guida dei piloti, che si adattano a delle condizioni non ottimali della moto.
Nel caso di una moto ad uso stradale è consigliato effettuare la revisione ogni due o tre anni, mentre per una moto ad uso su pista è consigliato effettuarla a ogni inizio di stagione.
Per effettuare una revisione delle sospensioni ottimale è necessario dotare l’officina di attrezzi e mobili da lavoro funzionali.
Il punto centrale da cui partire è il banco da lavoro dedicato, che deve garantire ordine e pulizia all’ambiente nel quale si svolge la lavorazione.
La dispersione di olio infatti è il problema principale che i meccanici devono affrontare quando si trovano a realizzare queste operazioni di revisione.
Un banco da lavoro per la revisione delle sospensioni quindi dovrebbe presentare i seguenti elementi:
Un esempio di macchinari ad hoc per questo tipo di lavorazioni possono essere i vacuum per l’aspirazione dell’olio delle forcelle, come quelli prodotti da Andreani Group, molto conosciuto nell'ambiente proprio per la progettazione di tool considerati indispensabili da chi lavora sulle sospensioni.
Una volta organizzati gli spazi e stabiliti i flussi di lavoro, il sospensionista moto può procedere con il processo di revisione, che si può dividere nelle seguenti fasi:
Per trattare al meglio le sospensioni moto è quindi necessario conoscere il loro funzionamento e come incidono sulle performance del veicolo, la loro composizione interna, avere gli strumenti adatti e affidarsi a meccanici esperti.
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