Quando si tratta della scelta di una moto, il comfort è uno degli elementi principali presi in considerazione dai motociclisti.
Le sospensioni moto sono la componente che garantisce ammortizzazione durante la guida, contribuendo a mantenere l'equilibrio della moto - soprattutto quando si azionano i freni - e a garantire un comfort specifico al guidatore in base alla loro configurazione.
Vediamo più nel dettaglio le più comuni tipologie di sospensioni presenti sul mercato.
L’ampio mondo delle sospensioni moto
Le sospensioni moto sono state introdotte nei primi anni del XX secolo e all'inizio erano presenti solo sulla ruota anteriore.
Oggi tendiamo a identificare le sospensioni anche come ammortizzatori, dato che questo sistema aiuta la moto a viaggiare senza problemi su strade diverse garantendo la stabilità del mezzo e la sicurezza dei motociclisti.
Le sospensioni però non sono tutte uguali. Esistono infatti quelle:
- telescopiche
- telescopiche a sospensione "rovesciata" (USD)
- idrauliche a molla
- caricate a gas
- mono
Vediamole nel dettaglio.
Sospensioni moto telescopiche
Le sospensioni telescopiche sono utilizzate per la sospensione anteriore in quasi tutte le moto di oggi.
Una canna primaria e una barra di scorrimento sono posizionate all'interno di questa sospensione per dare libertà di movimento.
All'interno sono presenti una molla e l'olio della forcella per assorbire gli urti.
I vantaggi principali sono la sua semplicità nel design e la sua costruzione piuttosto economica.
Forche telescopiche a sospensione "rovesciata" (USD)
La classificazione delle forcelle USD è nota anche come forcelle rovesciate e la loro impostazione è simile a quella delle forcelle telescopiche.
Questa tipologia di sospensione orienta il tubo della forcella vicino all'assale e il cursore esterno in alto, dove si comprime per una migliore maneggevolezza e comfort.
La disposizione USD presenta tre vantaggi principali:
- diminuisce il peso aggiuntivo della moto
- aumenta la flessibilità
- migliora la maneggevolezza.
Sospensioni moto idrauliche a molla
Come base della sospensione viene utilizzato un tipo di liquido chiamato olio smorzante, posto in corrispondenza del pistone idraulico.
All'esterno della sospensione c'è una molla che assicura che il pistone, dopo essere sceso a causa della pressione, ritorni al posto giusto.
Le sospensioni a base di olio smorzante presentano una possibile problematica importante: se vengono utilizzate in modo intensivo, all'interno dell'olio smorzante si possono formare delle bolle d'aria che danno vita al processo di cavitazione, incidendo in modo negativo sul funzionamento delle componenti.
Ammortizzatori caricati a gas
Proprio a causa delle cavitazioni, le sospensioni idrauliche a molla non risultano troppo resistenti e affidabili nei lunghi viaggi.
Per risolvere questo problema, alle sospensioni idrauliche a molla viene aggiunta una bombola di gas, in genere azoto.
Il compito principale di questo gas è quello di prevenire la formazione di bolle all'interno della camera dell'olio, impedendo in questo modo la formazione di cavitazioni e dando maggiore affidabilità alla moto su tragitti più lunghi.
Ammortizzatori mono
Un singolo ammortizzatore collegato al telaio posteriore di una moto per assorbire i dislivelli della strada è noto come sospensione monoammortizzatore.
In genere è posizionato davanti alla ruota posteriore e utilizza un leveraggio per collegarsi al forcellone.
I vantaggi di questo tipo di sospensioni sono:
- migliore tenuta in curva
- facilità di messa a punto e di regolazione
- migliore maneggevolezza del mezzo e fluidità di guida
Di contro, la manutenzione è spesso elevata, con l'impossibilità di sopportare carichi eccessivi che si traduce in una minore longevità rispetto alle altre tipologie di sospensioni.
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